CAPITOLO SETTIMO
FILE
FILE NUOVO
Prendere
un nuovo file significa iniziare un nuovo lavoro. In qualsiasi momento è
possibile terminare un lavoro e cominciarne un altro, facendo un clic
sul pulsante NUOVO, evidenziato da un rettangolo
rosso nella figura 7.01. Il pulsante si trova in alto a sinistra,
nella barra degli strumenti e corrisponde al comando NUOVO, che si trova
aprendo il menu FILE.
FIG. 7.01
Con
questa operazione Word apre un nuovo file,
che prende il nome di DOCUMENTO 2 (il numero aumenta ogni volta). Nella
barra delle applicazioni, quella dove si trova START, sono visualizzati
due pulsanti che rappresentano i due file di
Word aperti (aprendo più file si trova un pulsante per ogni file
aperto).
FIG. 7.02
Nella figura 7.02 si nota che ci sono due file
aperti: Documento1 e Documento2. Il file che si vede nella
finestra di Word è Documento2: quello che ha
il pulsante premuto. Per tornare a lavorare con il file Documento1 si
deve premere il rispettivo pulsante. In generale, quando ci sono più
file aperti, ad ogni file corrisponde un
pulsante sulla barra delle applicazioni, il file che si utilizza è
quello con il pulsante premuto, per passare ad un altro file si deve
fare un clic sul pulsante con il nome del file.
Il numero massimo di file nuovi che si
possono creare dipende dalla quantità di memoria del computer.
Un altro modo di vedere quali sono i file aperti
è quello di utilizzare il menu FINESTRA: aprendo il menu finestra, alla
fine dei comandi, si trova la lista dei file aperti. In questa lista un
solo nome di file ha una V di fianco: è il file attivo. Per passare da
un file all’altro si deve aprire il menu FINESTRA e fare un clic sul
nome del file.
La figura 7.03 mostra il menu FINESTRA con i
file DOCUMENTO1 e DOCUMENTO2. DOCUMENTO1 è il file attivo.
FIG. 7.03
FILE SALVA CON NOME
Fare un
clic sul pulsante del file DOCUMENTO2 e scrivere quanto segue:
File Documento2, prova di memorizzazione.
Il nome del file, DOCUMENTO2, è visualizzato, oltre che nel pulsante
sulla barra delle applicazioni, anche sulla barra del titolo (quella blu
in alto). Il lavoro che stiamo facendo, come qualsiasi altro lavoro con
il computer, è temporaneamente memorizzato sulla memoria RAM. La memoria
RAM è una memoria volatile, cioè perde tutto
il suo contenuto quando viene tolta la corrente, quando cioè si spegne
il computer. Questo significa che, se non si dice niente, ogni volta che
viene spento il computer e poi riacceso, si
deve ricominciare il lavoro dall’inizio. Di solito, invece, si vogliono
memorizzare i lavori in modo da poterli
successivamente riprendere per modificarli o ampliarli.
Per memorizzare un file e riprenderlo in seguito si utilizza un’altra
memoria: la memoria su dischi (di solito HARD DISK o FLOPPY DISK). La
memoria RAM è utilizzata come memoria di lavoro (temporanea) dal
computer, in quanto è veloce. I dischi sono
utilizzati come memoria permanente: quando si registra un file
sull’ hard disk questo rimane “per sempre”.
Permanente significa che il file memorizzato rimane finché non si decide
di cancellarlo. Non viene utilizzato l’ hard
disk direttamente come memoria di lavoro perché è molto più lento della
RAM.
Ogni volta che siamo interessati a mantenere un file
dobbiamo memorizzarlo, cioè dire esplicitamente a Word di registrare il
file sull’ hard disk.
Questa operazione viene fatta con il comando
SALVA CON NOME, che si trova nella barra degli strumenti, vicino
al pulsante NUOVO, oppure all’interno del menu FILE. La figura 7.04
mostra il pulsante, contornato da un
rettangolo rosso.
FIG. 7.04
Quando si fa un clic su questo pulsante,
appare la finestra SALVA CON NOME, visualizzata nella figura 7.05.
FIG. 7.05
In questa finestra si devono indicare due cose:
1.
La directory in cui memorizzare il file nella
tendina in alto evidenziata dal rettangolo rosso che si chiama SALVA IN.
Se non si specifica una directory Word
utilizza la cartella DOCUMENTI, come tutti i programmi della Microsoft.
2.
Il nome del file sulla casella in basso
evidenziata dal rettangolo rosso. Si deve fare un clic dentro la
casella bianca, cancellare il nome predefinito e scrivere il nuovo nome.
Se non si digita niente Word utilizza Documento1, Documento2, ecc.,
come si vede nella figura 7.05. Provare a scrivere magico.
3.
Fare un clic sul pulsante SALVA.
La finestra SALVA CON NOME sparisce e sembra che non sia successo
niente. Osservando più attentamente si notano due cose:
1.
è cambiato il nome del file sulla
barra del titolo in alto;
2.
è cambiato il nome del file sul
pulsante nella barra delle applicazioni in basso.
Come si
vede nelle figure 7.06 e 7.07.
FIG. 7.06 barra del titolo
FIG. 7.07 barra delle applicazioni
Questo
indica che il file è stato registrato nell’
hard disk.
Chiudere
Word, utilizzando il comando FILE – ESCI, il computer, prima di chiudere
il programma, chiude tutti i file aperti
dentro Word. Per i file che sono stati
registrati sull’ hard disk non ci sono problemi. Se però
sono stati creati nuovi file e non sono stati
salvati con nome, l’applicazione chiede se veramente si vogliono
chiudere. Sono stati creati due file:
Documento1 e Documento2, all’inizio si trovavano entrambi sulla memoria
RAM. Poi abbiamo registrato Documento2 sull’
hard disk e gli abbiamo dato il nome “magico”. Quando abbiamo utilizzato
il comando FILE – ESCI, Word ha chiuso senza
problemi il file magico, per il file Documento1 avverte che:
1.
Documento1 si trova sulla memoria RAM;
2.
Se lo chiudiamo sarà perso per sempre.
Winword
chiede quindi se si intende memorizzarlo
nell’ hard disk, tutto ciò è fatto con la seguente finestra:
FIG. 7.08
Ci sono tre possibilità:
1.
Il pulsante Sì
manda alla finestra SALVA CON NOME, vista prima e che serve per
memorizzare il file sull’ hard disk.
2.
Il pulsante NO chiude il file, senza memorizzarlo.
3.
Il pulsante annulla
fa tornare a Word, praticamente annulla il
comando dato prima: FILE – ESCI.
FILE APRI
Riaprire Winword. Ogni volta si trova un nuovo file Documento1, sul
quale lavorare. Spesso si vuole, invece di cominciare un nuovo lavoro,
riprendere un file già iniziato. Questo significa dire al computer di
andare a prendere il file nell’ hard disk,
leggerlo e memorizzarlo sulla memoria di lavoro: la RAM. Questa
operazione in termini informatici è chiamata aprire il file.
Per aprire un file si utilizza il comando APRI, che si trova
nella barra degli strumenti vicino al pulsante
nuovo o nel menu FILE. Il
pulsante apri è evidenziato, nella figura
7.09, con un rettangolo rosso.
FIG. 7.09
Dopo aver fatto un clic sul pulsante APRI, appare la finestra 7.10,
molto simile alla finestra SALVA CON NOME.
FIG. 7.10
Si devono indicare due cose:
1.
La directory in cui si trova il file, utilizzando la tendina
CERCA IN, evidenziata dal rettangolo rosso in alto;
2.
Il nome del file. Una volta scelta la directory, nella parte
centrale della finestra appare la lista di tutti i
file contenuti nella cartella stessa. Si deve fare un doppio clic
sul nome del file, nel nostro caso magico.
Dopo queste operazioni si apre il file scelto e si può riprendere il
lavoro da dove era stato lasciato. Il
risultato finale è lo stesso che si otterrebbe facendo il lavoro tutto
di seguito.
Scrivere alla fine del testo “seconda volta”. Il risultato dovrebbe
essere il seguente.
FIG. 7.11
FILE SALVA
Le nuove
modifiche sono memorizzate nella memoria RAM. Questo significa che, se
vogliamo tenere tutte le modifiche, dobbiamo registrarle sull’hard disk.
Non è più necessario ripetere tutte le fasi precedenti,
in quanto Winword conosce già la directory in
cui si intende memorizzare il file e conosce anche il nome del file.
Quindi per memorizzare le modifiche si
utilizza il comando SALVA, anziché SALVA CON NOME. Il comando
SALVA si trova nella barra degli strumenti,
come mostrato nella figura 7.12, o all’interno del menu FILE.
7.12
Il pulsante è lo stesso di prima. In effetti, i
comandi SALVA e SALVA CON NOME sono la stessa cosa. La differenza
è che il primo si utilizza quando il file è già stato registrato in
precedenza, il secondo si utilizza la prima volta che si registra il
file. Il comando SALVA CON NOME può essere
utilizzato anche per creare una copia del file, con un nome diverso o su
una directory diversa. Ogni volta che si utilizza FILE – SALVA CON NOME,
Windows propone di salvare il file nella cartella su cui è stato aperto,
con il nome con cui è stato aperto: corrisonde al comando SALVA.
Cambiando nome al file o cartella del file si crea una copia del file:
si ottengono due documenti, uno con la versione aggiornata, uno con la
versione più vecchia, senza modifiche.